venerdì 16 novembre 2007

La grève


Come credo sappiate anche in Italia, la Francia é bloccata da due giorni dallo sciopero degli "cheminots", cioè i lavoratori delle ferrovie e dei servizi pubblici (la RATP a Parigi), i quali manifestano contro la proposta di legge che prevede di mandarli in pensione con la stessa anzianità di tutti gli altri lavoratori, abolendo quindi la condizione di "lavoro usurante". E' il secondo sciopero dei trasporti dopo quello del 18 ottobre scorso.
Anche chi non li sopporta deve però ammettere che quando i Francesi fanno sciopero lo fanno veramente bene, eredità della Rivoluzione Francese? Qui a Parigi metro, RER e bus sono praticamente insesitenti. Ci sono imbottigliamenti dappertutto (anche nel viale davanti a casa mia) e i Parigini si sono organizzati con mezzi alterantivi, in particolare car sharing e tante biciclette (soprattutto i Veilib'). Io per fortuna non sono stato toccato dallo sciopero perché lavoro a 5 minuti a piedi da casa. Rym invece è bloccata a casa da due giorni. Lo sciopero è cominciato ieri ma contitua ad oltranza: domani ancora sciopero anche se la partecipazione sta diminuendo.
La cosa che però mi ha sorpreso in questi giorni è l'organizzazione di un movimento anti-sciopero formato dai pendolari che non ne possono più di perdere giorni di lavoro a causa degli scioperi. L'adesivo qui sopra l'ho trovato per strada; dice: "STOP ALLO SCIOPERO". Tra parentesi: credo che questo sia il quarto, quinto sciopero dei trasporti da quando sono a Parigi, cioè da più di tre anni; nettamente sotto la media dei colleghi italiani. I Francesi però non ne possono già più e il sostegno alla lotta dei scioperanti sta diminuendo. Siamo abituati a vedere tra lavoratori una certa solidarietà per chi lotta per difendere i propri diritti (e interessi), ma questa volta addirittura ci si organizza per manifestare contro lo sciopero. Non ci capisco più niente: nel passato si manifestava per ottenere il diritto di sciopero, oggi lo si fa contro. La gente sta diventando sempre più egoista e la solidarietà sta diventando ormai una rarità. Un'altra ipotesi: dietro al movimento "STOP LA GREVE" potrebbe esserci gente di Sarkozy, la cui popolarità sta scendendo molto: anche nelle università francesi cominciano a scoppiare le proteste.

5 commenti:

fe ha detto...

Massimo rispetto agli scioperanti francesi, che fanno sciopero solo quando devono e lo fanno in maniera seria... ed inoltre ad oltranza!

Che belli invece gli scioperi settimanali di venerdì (stranamente sempre e solo di venerdì) con i rappresentanti che il mercoledì dicono "le ragioni dello sciopero? Le stiamo ancora pensando, ma non vi preoccupate una la troviamo per farlo 'sto sciopero" (reminiscenze da liceo).

fe ha detto...

I manifestanti manifestano contro la proposta di legge che prevede di mandarli in pensione con la stessa anzianità di tutti gli altri lavoratori, abolendo quindi la condizione di "lavoro usurante".

A me sembra questa la vera prova di egoismo...

I lavoratori del settore trasporti hanno vissuto per anni con dei privilegi che solo chi lavorava in un ente statale aveva. In un contesto in cui tutti i lavoratori devono avere stessi diritti e doveri mi sembra logico allineare i lavori ex-statali a quello degli altri.

Inoltre non mi pare che fare il conducente di autobus sia un lavoro "usurante".

In questo caso credo che bloccare tutto e tutti sia cmq giusto se per una giusta causa. Qui mi sembra che ci si batta per mantenere dei privilegi a cui non si avrebbe mai avuto diritto.

Non si può negare come la gestione dei lavori statali sia sempre stata un po' troppo agevolata, rispetto al privato. L'Italia in questo senso è un ottimo esempio a cui guardare.

fe ha detto...

Ritorno in parte sui miei passi: effettivamente il conducente di metro, stando sempre sotto terra, può essere considerato un lavoro usurante...

Nel mio commento precedente mi riferivo ai conducenti di autobus, avendo più in generale, l'idea dei trasporti italiani.

Bisogna vedere se chi conduce il metro si limita a fare quello o se esistono dei turni per cui una settimana la si passa nel metro e l'altra a fare altro (tipo 50%).

Mi appresto ad approfondire quest'ultima cosa prima di dare un giudizio definitivo.

FREE PRESS ha detto...

Giusto o non giusto, gli scioperi dei francesi funzionano sempre e meglio rispetto ai nostri.
Oggi, venerdì 16 novembre, c'è stato il secondo sciopero dei lavoratori metalmeccanici, che rivendicano un aumento di 117 euro lordi in più l'anno. Non sono niente, ma con i prezzi di bemzina, pane, pasta, latte che corrono sempre più al rialzo sono sempre meglio di niente.
Ma putroppo i veri egoisti credo che siano i lavoratori italiani: molti miei colleghi oggi hanno preso ferie, oppure hanno posticipato l'entrata per evitare il picchetto all'ingresso, oppure sono entrati fregandosene altamente.
Però i 117 euro li pretendono, hanno diritto all'una-tantum che si prende quando viene firmato il rinnovo (a recupero parziale delle ore di sciopero indette) ed altri diritti, ottenuti grazie a quei poveri coglioni come me che oggi hanno scioperato.
Chi sono i veri egoisti in questo caso? io preferisco gli scioperi francesi....

Anonimo ha detto...

PUTOOOOOOOOOOSSSSSSSS GABACHOOOOOOOOOOOOSSSSSSSSSSSSSSSSS !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!