Benvenuti a Sarkolandia!
Parigi. Place de la Concorde. Ore 20. Sui maxischermi allestiti dall'UMP per festeggiare l'elezione del suo candidato vengono annunciati i primi exit poll: Nicolas Sarkozy é eletto Presidente della Repubblica con il 53% dei voti.
Mi trovavo lì per altri motivi (avevo da poco visitato il museo dell'Orangerie, nei vicini giardini delle Tuileries - ne parlerò in un altro post) e ho colto l'occasione per fimare la festa dei supporter di Sarko. Da quel momento cominceranno ad affluire nella piazza migliaia di persone (30.000 quando Sarkozy parlerà dal palco verso le 23, ma io non c'ero già più). Quello che mi ha colpito é stato il tipo di pubblico presente: credo la più alta concentrazione di "figli di papà" mai vista ad una manifestazione pubblica. Tutti vestiti bene (camicie e polo firmate, alcuni in giacca e cravatta) e francesi 100% DOC: l'elettorato-tipo di Sarko.
Sono rimasto in piazza a seguire il suo primo discorso subito dopo l'annuncio degli exit poll. Oltre ai discorsi sull'affermazione del lavoro, dell'autorità, della meritocrazia etc... (già sentiti durante la campagna elettorale), sono rimasto un po' colpito dalla dichiarazione di piena fedeltà agli USA. Un calmbiamento netto rispetto al suo predecessore (Chirac decise di NON intervenire in Irak) e che mi fa un po' paura visto il clima internazioanle (vedi Iran). A parte questo, mi auguro che sia un buon Presidente per i Francesi e per chi come me e tanti altri vivono e lavorano in Francia.
8 commenti:
Come dice il buon Sarko', legittimamente eletto dalla maggioranza netta dei francesi, a differenza di Prodi che governa con un pugno di voti, "chi non gradisce i valori della Republique, non é costretto a rimanere sul suolo della Republique Française".
Assolutamente corretto. Se manterrà l'80% delle promesse sarà uno dei politici più di spessore di questi ultimi anni a livello mondiale.
Roberto
Il problema dopo un'elezione é sempre quel "se" da cui dipendono un sacco di cose...
Sono d'accordo con carlo. Da quel "se" dipendono moltissime cose.
La cosa che mi intristisce però è la reazione di alcuni scellerati.
Di qualunque partito uno sia, nel caso sia un candidato avversario a vincere le elezioni, la SOLA reazione che bisogna avere è quella cha ha avuto Segolene : "auguri presidente"
Aborro ciò che è succeddo ieri sera a Bastiglia. Fortunatamente credo si tratti solo di un gruppo ristretto di persone.
Quando si va a votare si vota un programma, o almeno si dovrebbe cercare, E' OVVIO che non si potrà mai sapere a priori SE chi dice le cose le farà oppure no.
Questa é filosofia spiccia.
Tra il SE farà le cose lui e la certezza della nebbia dell'altro programma meglio il suo SE.
Di persone "fumose" ce ne sono già fin troppe in europa. Nessuno ha il coraggio di parlare per punti fermi.
Tra la certezza di una presidente nella media ed un probabile presidente di spessore io preferisco il secondo.
Roberto
Mi permetto di aggiungere un'ulteriore notazione a quanto scritto dal caro Carlo.
Sono tornato a casa oggi e mi sono visto il discorso di Sarko' fatto alla Salle Gaveau, il discorso a cui ha fatto riferimento Carlo e che io ieri non ho visto. Ero poi in piazza quando lo ha ripetuto, ma volevo aspettare di sentire quello a cui ti riferivi.
Nel passaggio sugli stati uniti d'america (arrivato dopo aver parlato di Europa e prima di parlare di Mediterraneo e di Africa, altrimenti sembra che abbia citato solo gli usa...), NON ha giurato fedeltà agli USA...
http://www.sarkozy.fr/video/index.php?intChannelId=1
Vi invito a sentire il discorso...
Ha detto che la Francia è amica degli USA i quali potranno contare sempre sul suo aiuto in caso di necessità, MA che tra amici è opportuno comprendere che possono esserci diversità di vedute e di opinioni. (io e te siamo amici ma non mi sembra che siamo d'accordo su tutto...). Dopodiché li ha subito "bacchettati" sulla necessità che si allineino a combattere il riscaldamento climatico.
Questo per dovere di cronaca, la tua frase messa lì così non rendeva giustizia.
Roberto
Siamo quindi di fronte ad una chiara manipolazione dell'informazione...
Nel mio post volevo solo dire che il passaggio sugli USA mi aveva colpito perché é stato un forte segnale di rottura con la politica internazionale di Chirac (che ho spresso apprezzato): non avevo intenzione di commentare l'intero discorso di Sarko. Inoltre mi sono ancora più convinto della mia opinione su quel passaggio dopo aver parlato con un mio collega francese (che ha votato Sarko): anche a lui é rimasta impressa quella frase (senza che gli dicessi niente!).
Cmq, credo che Sarko abbia più possibilità di me nel manipolare l'informazione visto che é culo e camicia con un magnate dei media (Bolloré , cercatelo su Wikipedia!).
...........stai li in Francia, che è meglio!!
Non vorrai tornare proprio ora che il comune è andato ad un Fascista come Pasteris.....si preparano epurazioni in ogni settore.
E questi sanno essere molto vendicativi.
Buona notte Piot.
PS: ho rosicchiato 26 preferenze, di cui 16 a S.Antonino
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