domenica 10 febbraio 2008

Tu sei Beppe Grillo!

Prendo spunto dal post di ieri sul blog di Beppe Grillo per farvi vedere che in Italia non tutti si lamentano dei politici e non fanno niente per migliorare la situazione; qualcuno, nel suo piccolo, si rimbocca le maniche e cerca di combattere un po' della malapolitica che ormai ha infestato l'Italia.
Contro il sistema malato italiano esistono secondo me tre soluzioni: fregarsene (ma sono sempre meno a farlo dato che la povertà sta aumentando), andare all'estero (come il sottoscritto e tanti altri) oppure combatterlo. Il mio amico (e coscritto) Emanuele (Lele) ha scelto la terza strada. Si è candidato alle scorse elezioni municipali di Saluggia e ha fatto campagna elettorale in una lista di orientamento di centrosinistra. Purtroppo le elezioni sono state vinte dal candidato dello schieramento opposto e Lele non ha ottenuto abbastanza preferenze per sedersi tra i banchi dell'opposizione. Non si è comunque scoraggiato. Grazie alle pagine di un giornale locale (qui il sito internet) seguo con interesse le sue battaglie. Ha per esempio fatto firmare una petizione per far costruire una nuova pelestra per S.Antonino (la frazione di Saluggia). Come potete vedere dall'articolo qui sopra (qui la versione completa), Lele controlla l'attività della maggioranza e denuncia sui giornali gli abusi e le falsità quando queste avvengono.
Come ha suggerito anche Beppe Grillo con le sue liste civiche, questa è la strada da intraprendere per cambiare le cose: partire dal basso. Spero solo che Lele non sia lasciato solo. Se fossi rimasto in Italia gli avrei certamente dato una mano. Tieni duro!

2 commenti:

FREE PRESS ha detto...

Ciao Piot!!
Grazie per la citazione....!
devo farti solo un appunto:
Grillo dice che una lista civica per ottenere il suo bollino, non deve avere nessuno iscritto a partiti politici, perciò io sarei escluso da queste potenziali liste civiche, a cui io sarei molto più favorevole. Credo comunque che un sistema per distruggere il marcio di questi partiti italiani sia quello di penetrarli il più possibile per smontarli e rinnovarli dal loro interno.
Per far questo ovviamenti non bisogna esser soli...
Il problema è che le persone che vogliono una buona politica preferiscono starsene fuori ed avere mani più libere, e questo è anche un pò il pensiero che mi attanaglia da qualche tempo.
Grazie ancora.
Ciao

Left Red

Pedro ha detto...

Discorso di Pericle agli ateniesi nel 461 sulla Democrazia, tratto da La guerra del Peloponneso di Tucidide :



Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.

Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.

Qui ad Atene noi facciamo così.

La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.

Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.

E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.

Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.

Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.

Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versalità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.

Qui ad Atene noi facciamo così.




Qui in Italia non facciamo cosi’.


http://www.youtube.com/watch?v=qKndI5ovn8I&feature=related